Ciao Ciao Toscana, si entra nel Lazio
Dopo due notti consecutive in tenda, eccomi con qualche dolorino alla schiena pronto per ripartire con la speranza di recuperare qualche chilometro visto il problemi del giorno precedente.
Colazione abbondante e si risale in sella raggiungendo al volo Bagno Vignoni, percorrendo la strada Regionale SR2 mi dirigo verso sud raggiungendo prima Bagni San Filippo e poi l’abitato di Radicofani dove incurante di un divieto di transito procedo sulla strada principale.
Continuo quindi sulla strada per rendermi conto di aver fatto la cosa giusta, evitando la traumatica salita all’abitato di Radicofani ho oltrepassato il ponte interdetto al traffico veicolare per continuare per una decina di chilometri su una vera autostrada per ciclisti.
Sono circa le 11 del mattino quando metto le ruote della mia Cinelli Hobo in territorio laziale, eccomi ad Acquapendente graziosa cittadina che da il benvenuto in una nuova regione.
Nuova regione può voler dire una cosa certa, nuovi prodotti tipici da assaporare così mi faccio preparare un super panino con la classica porchetta viterbese accompagnata da una bella birra fresca, visito il centro storico e nel primo pomeriggio mi dirigo verso il lago di Bolsena.
Una lunga discesa con vista sul lago mi accompagna quindi sulle sponde a nord dello stesso e per mezzo della via Cassia seguo il suo perimetro raggiungendo prima l’abitato di Bolsena per poi dirigermi a Montefalcone e far visita alla Rocca dei Papi dove un panorama unico permette di vedere da sud verso nord l’intero lago.
“Rocca dei Papi, con vista”
Sempre meno sono i chilometri che mi separano da Roma, preferisco in ogni caso godermi il viaggio senza particolare fretta e raggiungo quindi la cittadina di Viterbo.
Una cittadina che mi ha lasciato felicemente sorpreso da tanta bellezza, le sue chiese, gli edifici del centro e l’aria di tranquillità che si respirava mi ha indotto ad una lunga pausa.
Lascio passare le ore più calde per una visita turistica tra le vie principali per poi tornare a ripercorre le strade della Via Francigena, seguendo le poche e confuse indicazioni riesco uscire dal centro abitato anche dell’aiuto dei vigili urbani che mi hanno “scortato” fino all’imbocco della Strada di Tufo percorsa nei secoli da pellegrini e viandanti.
La porta d’uscita della città che apre un itinerario immerso nella campagna circostante che mi porterà in poco meno di un’ora a Vetralla dove fortunatamente avevo avuto modo di prenotare un posto letto comodo e accogliente.
Una giornata ricca di cambi di paesaggio che ovviamente vi faranno dimenticare un pò i chilometri sulle gambe, all’ottavo giorno di bici lungo la Via Francigena sono ormai oltre 940 i chilometri percorsi… ma ormai ci siamo domani sarò in quel di Roma e metà del viaggio sarà terminato e l’amico Federico mi raggiungerà per continuare l’avventura verso la Puglia.
Itinerario svolto in data: 6 Agosto 2016
Partenza Itinerario: San Quirico d’Orcia
Arrivo Itinerario: Vetralla
Chilometri Itinerario: 115 km
Dove Dormire: FamilArca Vetralla, accoglienza per pellegrini
Questo post è stato modificato 4 Agosto 2019 20:47