Perdere il punto di contatto con amici e famiglia e gestione del “panico”.
Ebbene si, questa che doveva essere una delle tappe paesaggistiche più belle del viaggio si è trasformata in quella più problematica. Ma procediamo con calma perchè in ogni caso tutto si è risolto e son riuscito a procedere verso sud anche durante questa giornata.
Dopo aver dormito nel parco di Monteriggioni decido di svegliarmi all’alba per togliere ogni traccia della mia presenza ed evitare problemi con turisti e “guardie”, così già alle sei del mattino ero di nuovo in sella direzione Siena.
Pochi sono i chilometri che separano Monteriggioni da Siena e così mi trovo nel cuore della cittadina toscana ancora mezza addormentata, nessun turista nelle strade del centro storico e qualche cittadino mattiniero.
Una visita veloce, l’incontro con una famiglia d’Aosta partita in Bici pure loro con figli a seguito e poi via verso le famose strade bianche tanto care ai ciclisti più avventurieri.
Proprio mentre percorrevo i primi chilometri mi son reso conto di aver perso il telefono cellulare, forse caduto da una borsa laterale o dalla tasca. Chi lo sa. Di fatto in un nano secondo mi son trovato nel bel mezzo della Toscana più solitaria senza alcuna traccia da seguire e senza sapere come raggiungere il primo centro abitato.
Ovviamente il primo pensiero era quello di comunicare entro sera con la famiglia a casa per il consueto aggiornamento del viaggio, e per me non farlo sarebbe stata una mancanza tale da mettere in preoccupazione i famigliari.
La giornata quindi è passata alla ricerca di un negozio di telefonia per l’acquisto di un nuovo telefono con relativa SIM. Missione quasi impossibile se si considera che tutti i piccoli borghi hanno solo botteghe e piccoli negozi.
Interpellando un pò le persone incontrate sulla strada mi son fatto consigliare e aiutare fino a raggiungere San Quirico d’Orcia dove finalmente ho avuto la fortuna di trovare un centro fotografico con alcuni modelli di telefoni disponibili. Mi sentivo un più tranquillo e il mio viaggio poteva quindi riprendere.
Dopo una bella scorpacciata di cibo locale mi son diretto nei pressi di Bagno Vignoni, dove ho avuto il piacere di incontrare nuovamente la famiglia Aostana, due parole per raccontare la giornata e l’accaduto e subito la moglie mi informa di aver trovato il mio cellulare proprio su di una strada bianca.
Gli occhi mi si erano illuminati, le chiesi se l’aveva con se… ovviamente no! L’aveva lasciato al ristorante 20 km più a Nord dove avevano pranzato, così dopo aver raccolto le informazioni necessarie sono tornato nei pressi di Torrenieri a recuperare il tanto “prezioso” telefono.
Nel frattempo un temporale del tardo pomeriggio rinfrescava l’aria, pedalavo comunque con un sorriso ebete stampato in faccia per essere alle 19 sulla porta del ristorante dove con gioia ho avuto tra le mani nuovamente il mio telefono.
Ancor più sereno e visivamente felice mi son diretto a San Quirico d’Orcia per trovare un posto tranquillo dove poter montare la mia tenda e aspettare l’arrivo di un nuovo giorno.
Purtroppo la tappa in questione non ha una traccia GPS in quanto durante il viaggio ho registrato tutto attraverso Strava, potrebbe sembrare ridicolo ma ho avuto come la sensazione di essere “perso” senza un telefono in mano…
Itinerario svolto in data: 5 Agosto 2016
Partenza Itinerario: Monteriggioni
Arrivo Itinerario: San Quirico d’Orcia
Chilometri Itinerario: 75 km
Dislivello Itinerario: 1760 metri circa
Dove Dormire: Notte passata nel parco comunale di San Qurico d’Orcia, tenda e sacco a pelo.
Questo post è stato modificato 4 Agosto 2019 20:45