Alla scoperta di Cacciamali e del Nevaio di Val Las.
Un itinerario che ti porterà a toccare con mano la neve a bassa quota all’ombra del Monte Secco.
Tra contrade, sentieri antichi fino al Nevaio di Val Las.
Incredibile, le scoperte portano sempre emozioni e stupore e così è stato anche in questa occasione.
Premetto che quel sabato mattina ero partito da casa senza una vera meta se non quella di andare nel piccolo di Lodrigno a vedere un casa in affitto. Avevo già in mente di fare poi un’esplorazione dei sentieri della Media Val Seriana spesso snobbati per le alte vette e per i rifugi che attirano sempre molti turisti.
“Il borgo di Cerete Alto”
La mia curiosità è stata pienamente ripagata con un itinerario adatto a tutti coloro che hanno una buona esperienza di escursionismo e che vogliono uscire dai soliti sentieri orobici.
Ludrigno di Ardesio, ai piedi del Monte Secco.
Tutto parte da qui, da questa piccola frazione di Ardesio che si raggiunge comodamente percorrendo la strada che sale in Val Seriana costeggiando il Fiume Serio. Il piccolo borgo si trova poche centinaia di metri sulla sponda orografica destra del fiume dove da un piccolo dosso domina la valle.
Poche case, una chiesa e alcuni sentieri antichi che si disperdono nella faggeta oltre l’abitato.
L’itinerario inizia proprio nel centro del paese, dove un piccolo e pratico parcheggio gratuito permette di posteggiare l’auto proprio di fronte alla chiesa della frazione. Si entra nell’unica via tra le case e subito a sinistra si trovano le indicazioni per Cerete raggiungibile percorrendo un’antica mulattiera che in meno di due chilometri vi conduce a circa 800 mslm.
Si prosegue per Cacciamali dove il tempo si è fermato.
Per un breve tratto si incrocia la strada asfaltata per poi proseguire in direzione di Cacciamali dove il percorso si trasforma in una carrabile sterrata percorribile solo con mezzi 4X4. Mantenete la destra per Cannare seguendo la strada pianeggiante fino ad arrivare al termine della stessa dove un sentiero stretto risale nel bosco alla vostra sinistra.
“Il bivio sopra indicato”
A questo punto in pochi minuti tornerete a intersecare la strada sterrata che continua per Cacciamali, pochi centinaia di metri e sarete arrivati in un luogo dove il tempo pare essersi fermato.
Un complesso di abitazioni in pietra, finemente ristrutturate vi daranno il benvenuto. Qui il mio stupore… trovare un cartello che indica la dicitura Nevaio.
Un po’ stranito chiedo informazioni ad un gentiluomo intento a tagliare la legna il quale mi ha indicato il sentiero e dato alcuni cenni e informazioni sul famoso nevaio di Val Las, il nevaio a quota più bassa di tutta Italia.
“Domanda e riceverai risposte! La cortesia è di casa a Cacciamali”
Tra Pascoli, Boschi e Pietraie…
Per raggiungere il nevaio si deve attraversare il “centro” di Cacciamali per ritrovarsi su di una terrazza naturale con lo sguardo puntato a Nord dove le Alte Terre delle Orobie dominano. Pascoli verdi circondano Cacciamali a ricordo di un’attività di pastorizia condotta dagli abitanti della zona, il sentiero continua in costa fino ad arrivare all’ingresso del bosco dove con una svolta a sinistra costeggia lo stesso per qualche centinaio di metri.
“Segui i Bolli Gialli”
Da questo momento solo una cartina della zona con scala 1:25000 vi può essere d’aiuto (la traccia GPS che potete scaricare è una ricostruzione dell’itinerario in quanto le mappe digitali non hanno traccia di queste zone), oppure dovete affidarvi a dei bolli Gialli che potrete trovare lungo il sentiero.
Verso le pendici del Monte Secco.
Il sentiero attraversa per un primo tratto il bosco mantenendo esposto a Nord, fin quando di fronte a voi vi si apre la piccola Val di Las caratterizzata da un ambiente alpino seppur si trovi a quota poco superiore ai 1000 mslm.
Una vegetazione composta da pino Mugo, rododendri e piccoli arbusti. Tratti di pietraia e roccia probabilmente sgretolatasi nei millenni dalle pareti delle alte montagne circostanti fanno di questo angolo di valle un posto fuori luogo.
Proprio nell’angolo più remoto a chiusura della valle dove la parete verticale che sale al Monte Secco si innalza per qualche centinaio di metri di dislivello si trova quello che resta del Nevaio di Val di Las.
“Benvenuti in Val di Las”
Val di Las e il suo Nevaio a quota 1050 mslm.
Qui in questo angolo sperduto un “pugno” di neve cerca ogni anno di resistere ai cambiamenti climatici e Global Warming, settimana con settimana il nevaio gioca la sua lotta di sopravvivenza per resistere al caldo dell’estate seppure le alte pareti lo proteggono con un’ombra quasi perenne.
Un occasione unica, quasi a portata di mano, che vi permette di ammirare un luogo speciale senza per questo affrontare lunghi cammini e dislivelli mostruosi.
Il Nevaio della Val Las negli anni 2012 e 2017 non aveva superato le caldi estati ma fortunatamente ha ripreso a vivere gli anni successi grazie ad abbondanti nevicate invernali e le temperature più rigide ha permesso la formazione dello strato di neve e ghiaccio
“Nevaio di Val Las Giugno 2020”
Si torna verso Cacciamali scoprendo la Val Las
Giunti al nevaio sarete obbligati a fare marcia indietro a meno che vogliate scalare la parete Nord del Monte Secco. Qui non esiste traccia di sentiero, con particolare attenzione ci si abbassa di quota saltando tra un masso e l’altro fino a raggiungere il bosco della Val Las.
“I pascoli nei pressi di Cacciamali”
Un pratico sentiero vi può condurre fino all’abitato di Albareti, nei presi di una presa d’acqua mantenetevi sulla destra per continuare all’interno del bosco che per tratti alterni lascia spazi a prati verdi per circa un chilometro e mezzo fin quando una curva verso destra vi condurrà nuovamente in Val Seriana e potrete nuovamente vedere l’abitato di Ardesio sotto di voi.
Continuate lungo il sentiero fino a ricongiungervi con la strada carrabile che discende da Cacciamali e per mezzo di alcuni tornanti asfaltati arriverete nuovamente a Cerete Alto.
Qui ritroverete il sentiero che conduce a Ludrigno e che vi condurrà in pochi minuti al punto di partenza.
“Serve una didascalia?”
Traccia GPS parziale, usare con cautela.
Non avendo tracciato “live” l’escursione ho ricostruito l’itinerario con BaseCamp di Garmin utilizzando le mappe OpneMTBMap le quali non hanno incluso il tratto di sentiero che conduce ai piedi del ghiacciaio.
Ho provato a ricostruire con le isoipse l’itinerario da me creato posizionando quindi dei WayPoints collegati in modalità Rotta. Perdersi è difficile, se volete giocare nel bosco a trovare il sentiero scaricate pure la traccia e tenetela come punto di riferimento nel caso in cui vi possa servire per tornare a casa.
Se ve la sentite giocate oppure bussate ad una qualsiasi casa di Cacciamali e qualcuno vi indicherà il sentiero giusto! Buon divertimento lungo i sentieri della Media Valseriana!
Per concludere ho trovato pure un video del Nevaio, a cura di Corna Angelo
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Itinerario svolto in data: 6 Giugno 2020
Partenza Itinerario: Ludrigno – Ardesio
Località/Valle: ValSeriana
Catena Montuosa: Orobie
Cartina: Kompass 104
Quota di partenza: 566 mslm circa
Lunghezza Itinerario: 12 km circa
Dislivello: 710 metri circa
Disponibilità acqua: Nei pressi della Contrada Cacciamali e Cerete
Punti d’appoggio: Nessun rifugio lungo il percorso
Dove pranzare: Nessun rifugio lungo il percorso
Questo post è stato modificato 13 Aprile 2021 19:43