Splitboard in Valcamonica, escursione al bivacco Macherio ai piedi della Conca del Tredenus
Conca del Tredenus, alla scoperta della Val Camonica in Splitboard
Lascio le Orobie Bergamasche per un’escursione in terre a me ignote, terre non troppo lontane dalle montagne che tutti i giorni posso ammirare da casa e il bello è che basta veramente poco per scoprire nuovi posti, panorami e nuove sofferenze…
L’escursione in questione infatti è dedicata e consigliata a tutti gli splitboarders che hanno nei quadricipiti una soglia di sopportazione molto buona di 1500 metri di dislivello in soluzione unica. Sì, dal parcheggio fino al Bivacco Macherio non hai tregua si sale per oltre 8 km di sviluppo. Mah procediamo con ordine e calma.
Da Cimbergo in media Val Camonica verso il Bivacco Macherio.
La Val Camonica abbiamo imparato tutti a conoscerla grazie ai mitici sussidiari delle scuole elementari, grazie alle incisioni rupestri abbiamo avuti modo di catapultarci indietro nel tempo fino all’età della pietra.
Facilmente raggiungibile sia da Brescia che da Bergamo per mezzo della statale che ripercorre il Fiume Olio, ci si lascia il Lago d’Iseo alle spalle e le prime alte montagne ci danno il benvenuto nella valle. Il tempo di riconoscere il Badile Camuno ed è già tempo di abbandonare la strada ed uscire a Cimbergo dove una volta superato il caratteristico borgo in pochi tornanti si arriva in località Redola punto di partenza dell’escursione.
“Ogni tanto una mia foto, concedetemela.”
Parcheggia e si pella dal primo metro verso Volano.
La strada si fa subito stretta e le abbondanti nevicate di quest’inverno non permettono di proseguire per molti metri, alla prima piazzola libera consigliamo di parcheggiare e di mettere al volo la split ai piedi.
La giornata dell’escursione si presenta freddissima, un bel -7 gradi e fin da subito in compagnia di Vincenzo iniziamo a sgambettare per scaldarci. Seguiamo quindi la strada innevata che conduce in meno di 2 km nel piccolo borgo di Volano a quota 1450mslm.
Davanti a noi si apre l’anfiteatro della Conca del Tredenus, il bosco ci separa ma in lontananza, molta lontananza immaginiamo il punto di arrivo di questa lunga escursione verso il Bivacco Macherio. Raggiungiamo un folto gruppo di local che con passo costante si inoltra nel bosco, decidiamo di star con loro per scoprire qualche curiosità del luogo e avere una visione migliore di quanto ci circonda.
“Se vi state chiedendo se dovete arrivare su in alto a sinistra della massicciata la risposta è sì!”
Risalendo il bosco fino a superare il limite della vegetazione.
Si entra quindi nel bosco, fortunatamente le abbondanti nevicate della settimana hanno ricoperto le vecchie tracce ghiacciate e ci hanno permesso di effettuare una salita spensierata cosa che altrimenti si sarebbe trasformato in un dramma di tenuta pelli.
Senza far troppa fatica, aggirando i tratti più ripidi si esce dal bosco arrivando ad intersecare a 1600 metri circa la strada forestale che sale verso le baite. Il sole inizia solo ora a palesarsi, il panorama si apre e voltandosi è quasi possibile toccar con mano il Badile Camuno e in lontananza oltre la valle sottostante ammirare il gruppo del Bagozza.
“Il Bagozza in lontananza”
Ancora lunga l’avventura, del Bivacco Macherio non c’è traccia.
Si risale quindi senza troppe difficoltà la strada forestale, si guadagna lentamente quota fino ad entrare in un grande vallone che con dietro front ed inversioni permette di guadagnare 250 metri di dislivello senza dover continuare lungo la strada che porterebbe fuori traccia.
Si continua a salire, il sole scalda ma questo non basta a far diminuire il senso di stanchezza nelle gambe. Mancano oltre 450 metri di dislivello prima di arrivare al Bivacco Macherio. Nel frattempo l’ambiente cambia nuovamente, le pareti di granito sembrano avvicinarsi sempre di più.
Si sale ancora per portarsi nei pressi di un colletto che per mezzo di qualche inversione si risale senza problemi (non voglio immaginare con neve ventata…) il bivacco (2590 mslm) inizia a farsi notare sempre di più e ormai sono sempre meno i metri che ci separano dal suo raggiungimento.
Dal Bivacco verso il Focellin del Dosso.
Giunti al Bivacco Macherio chi avesse ancora energie da spendere può proseguire per altri 150 metri di dislivello circa e giungere al Forcellin del Dosso. Lascio a voi questa ulteriore prova di forza io so anche fermarmi e accontentarmi anche perché ricordiamoci che si deve scendere e le gambe è meglio che siano reattive per permettervi di godere al meglio la lunga discesa.
“Uno sguardo al forcellino”
Buttatevi in una lunga e soffice discesa.
Giunti al Bivacco Macherio per noi è il momento di cambiare assetto e prepararci alla lunga discesa che ci condurrà dopo 1500 metri di dislivello negativo all’auto. Mi auguro che anche voi troviate le condizioni di polvere, sole e umidità ridotta che abbiamo trovato durante questa escursione perchè solo in questo modo si può essere ripagati da tante fatiche.
L’itinerario di discesa ripercorre per un certo tratto quello di salita. Lasciato il Bivacco tenetevi alti sulla sinistra, evitate di discendere dal tratto percorso poco prima e buttatevi sotto il torrione del Tredenus Settentrionale. Spalle al “muro” e puntate a valle come se non ci fosse un domani.
Credo che condizioni come quelle di oggi non si trovino tutti gli anni, una discesa così polverosa e soffice fino all’intersezione del canalone che poi riconduce nel tratto del bosco. Ovviamente la zona essendo battuta da molte persone risultava anche abbastanza “tritata” sopratutto nei tratti più a valle.
“Pronti per la discesa”
Consigli per una gita memorabile.
Questa escursione non va sottovalutata. Se pensi di poter affrontare tutto questo dislivello allora parti, con molta calma e passo costante perché la meta è ben lontana e ogni energia ti verrà utile.
Informati molto bene sulle condizioni della neve, non voglio immaginare lunghi tratti ventati o ghiacciati. Se la fresca è presente ed abbondante allora ogni sforzo sarà gratificato da una bella discesa ma se neppure la discesa regala gioie allora era meglio restare a letto sotto il piumone! Enjoy!
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Itinerario svolto in data: 14 Gennaio 2021
Partenza Itinerario: Cimbergo
Località/Valle: Valcamonica
Catena Montuosa: Alpi Retiche
Cartina: np
Quota di partenza: 1120 mslm circa
Lunghezza Itinerario: 14 km circa
Dislivello: 1500 metri circa
Punti d’appoggio: Rifugio de Maria al Volano