Da Spiazzi di Gromo a Cima Benfit passando dal Monte Timogno
La giusta fatica per una vista unica sulla Regina delle Orobie; la Presolana!
Se pensate che organizzare un’escursione in montagna sia cosa semplice e scontata vi sbagliate alla grande, sopratutto quando per nostra fortuna c’è l’imbarazzo della scelta di itinerari, valli, cime e rifugi da visitare. Aggiungi la bellissima componente meteo che per inizio Maggio 2019 ha regalato ancora abbondanti nevicate in quota ed ecco che organizzare la nostra “scampagnata” è diventato quasi complicato.
Messaggi, telefonate, consultazioni meteo per capire dove andare e cosa fare per poi scegliere di tornare nuovamente agli Spiazzi di Gromo.
Via la neve dalle piste i prati iniziano a prendere nuovamente ossigeno e l’erba cerca timidamente di “rinascere” e prendere il suo classico colore verde, i primi fiori si fanno coraggio e sbucano dalla terra senza temere il freddo della notte mentre il sole piano piano sale e inizia a scaldare l’aria dissolvendo le nebbie basse del mattino.
Mi trovo quindi in compagnia di Ferra, Beppe, Franci e Jennifer presso il piazzale degli impianti di risalita degli Spiazzi di Gromo, il tempo di renderci conto che l’aria frizzantina del mattino ci sta svegliano e partiamo lungo il sentiero che ci condurrà prima al Rifugio Vodala per poi procedere lungo i nostri obiettivi. La cima Timogno e Benfit
“La luce del mattino e primi metri di escursione verso il Rifugio Vodala”
Attraversiamo quindi la pista “Alpini” e ci portiamo alla sua destra dove una larga strada carrabile sterrata ci conduce con un paio di tornati all’interno del primo bosco per poi arrivare a sbucare alla conclusione della seggiovia Costa Gosa (1500 mslm circa).
Mantenendo sempre la destra seguiamo il sentiero che un tempo era uno dei percorsi di Downhill per Mtb, in pochi minuti si guadagna quota per arrivare in prossimità della Baita Vodala dove si abbandona la vegetazione e ci si ritrova a ridosso di un colle, qui il sentiero può scendere in località Ave, noi manteniamo la sinistra aggirando il colle fino a quando ci troviamo nel bel mezzo di un prato dove è possibile vedere e riconoscere il rifugio Vodala.
“Usciti dal bosco ecco la Baita Vodala – Alpini”
Superiamo il Rifugio Vodala con gli occhi puntati verso la Cima Timogno che risulta essere totalmente pulita dalla neve e che quindi ci permetterà di raggiungere il primo obiettivo in poco tempo. Dopo qualche minuto di camminata si raggiunge il termine della seggiovia Cugno dove effettivamente ha inizio “l’attacco” al Timogno.
Il pendio si presenta difronte ai nostri occhi cercando in farci “paura” ma a testa bassa procediamo con il nostro passo lungo il sentiero che molto rapidamente per mezzo di zig zag ci fa raggiungere quota. Il tempo di alzare lo sguardo e guardaci alle spalle per iniziare a intravedere prima il lago d’Iseo e alla nostra sinistra alcune vette delle Orobie Bergamasche tra cui Pizzo Arera, Il Diavolo di Tenda, il monte Madonnino e molte altri ancora.
“Rende l’idea? Ecco perché ci si deve voltare ogni tanto quando si sale”
Saliamo lungo il sentiero senza incontrare particolari difficoltà tecniche, forse un po’ di affanno per il rodaggio di inizio stagione ma in meno di un’ora dal passaggio del Rifugio Vodala ci troviamo tutti quanti in vetta al Timogno.
Il classico rito della foto di vetta, il cambio maglietta e uno spuntino veloce permettono ad un gruppo di simpatici amanti della montagna (Gruppo Alpinistico Redorta Villa di Serio) di raggiungere la vetta, la mia dialettica mi porta in pochi secondi a scambiare quattro parole con i nuovi amici di Villa di Serio con i quali decidiamo di darci appuntamento per una seconda tappa in vetta al Benfit.
“Il classico, scusa ci faresti una foto?”
Lasciamo quindi il Timogno e ci prestiamo ad attraversa senza alcuna difficoltà la costa per metà innevata e per metà verde e fangosa fino a raggiungere la seconda vetta della giornata. La Cima Benfit a quota 2170 mslm. Se già dalla vetta del Timogno la visuale verso Nord era qualcosa di unico con il massiccio della Presolana in ottima vista, il Ferrante e il Ferrantino innevati e tutto l’arco che va a chiudere la Val Seriana nel suo splendore; ora dalla vetta di Benfit ci sembra quasi di poter toccare con mano ogni singolo cucuzzo.
“Franci e Beppe in direzione del Benfit”
Attraversando la costa infatti abbiamo guadagnano oltre a qualche metro di quota anche la percezione di essere più vicini alle grandi Orobie. Proprio sotto ai nostri piedi si va ad aprire la conca del lago Spigorel con tutte le montagne che gli fanno da cornice. Alla nostra sinistra il Monte Avert che se raggiunto ci avrebbe permesso di concludere l’escursione con un bellissimo trittico di vette e con un anello che ci avrebbe condotto nuovamente a Spiazzi di Gromo.
Incredibile come questa zona che avevo “sciato” in splitboard qualche mese prima oggi fosse colma di neve; vento, nevicate improvvise e accumuli davano l’impressione che la conca fosse veramente morbida e soffice, le foto spero che possano rendere la sensazione. Arrivati in vetta è partito il classico gioco di orientamento e riconoscimento delle vette fin quando una volta individuate le più famose abbiamo fatto marcia indietro per tornare prima al Rifugio Vodala e poi verso l’auto.
L’itinerario di ritorno, viste le condizioni e la presenza di neve, ricalca fino al Rifugio Vodala il percorso di salita. Una volta arrivati al rifugio potete scegliere se rientrare nel bosco e discendere per il sentiero di salita oppure scorrazzare per i prati e le piste da sci fino ad arrivare alla partenza degli impianti. In entrambi i casi arriverete alla conclusione del vostro itinerario con una camminata di poco superiore agli 11 chilometri percorsi con un dislivello di circa 1000 metri.
Questa escursione in Val Seriana che appunto parte dagli Spiazzi di Gromo è alla portata di tutti coloro che già sanno affrontare terreni di montagna e un dislivello minimo, di certo una montagna accessibile ma sempre da non sottovalutare soprattuto nei tratti in discesa sul monte Timogno dove l’erba “invita” ad uscire dal sentiero, la stessa erba che spesso regala scivoloni verso valle.
“La Presolana, Regina delle Orobie”
Con questo itinerario ho avuto il piacere di ricordarmi cosa si cela alle spalle del Timogno; larghe vedute, panorami unici con il vantaggio di arrivare in vetta senza troppe fatiche e con la possibilità di godersi al 100% le Orobie.
Tu sei mai stato in questo periodo dell’anno in vetta al Timogno o al Benfit? Commenta per lasciare le tue impressioni e/o personali valutazioni su questo itinerario, potrebbero essere di spunto per altri escursionisti che ancora non hanno avuto occasione di scoprire la zona degli Spiazzi di Gromo.
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Itinerario svolto in data: 03 Maggio 2019
Partenza Itinerario: Parcheggio Impianti – Spiazzi di Gromo
Località/Valle: Val Seriana
Catena Montuosa: Prealpi Orobiche
Cartina: Kompass N104
Quota di partenza: 1191 mslm
Quota massima: 2147 mslm Vetta Benfit
Dislivello: 990 circa
Acqua sull’itinerario: Nei pressi della Baita Vodala
Dove Mangiare: Presso Rifugio Vodala