Vivere secondo i ritmi del Sole.
Questa è una delle tante cose che ho imparato durante la mia permanenza nel Kurdistan Iracheno, dove chi veramente comanda è il Sole.
Poche volte qui in Italia mi capita di alzarmi presto e vedere la magia della nascita di un nuovo giorno, fortunatamente il mio lavoro non mi obbliga a svegliarmi ad “orari improbabili” e di conseguenza le volte che posso godere di questo spettacolo sono quando esco presto per escursioni in montagna.
In Iraq la questione era differente, questo viaggio di lavoro mi ha portato ad affrontare quotidianamente spostamenti giornalieri dalla città di Erbil (dove ho vissuto per circa 16 mesi) a quella di Kirkuk percorrendo la “Strada 2”; una striscia di 150km di asfalto rovente in estate e scivoloso nei mesi delle piogge che collega le due cittadine.
Questa linea di collegamento è la strada più veloce (se ai checkpoint non ci sono problemi) e sicura per raggiungere le due cittadine del nord Iraq e attraversa zone a bassa densità abitativa offrendo paesaggi e panorami unici dove la vista si perde fino ad ammirare nelle mattine più limpide le montagne innevate del vicino Iran e le colline delle città di Sulaimaniya.
Nella galleria fotografica potete trovare alcuni scatti volutamente scannerizzati da foto originali sviluppati su carta fotografica (sì, per i miei viaggi o esperienze meritevoli mi piace ancora fotografare con il buon vecchio rullino) e non ritoccati in post produzione per poter lasciare tutto “inalterato” e rendere la foto imperfetta con la “sua polvere” e le luminosità del caso.
Le fotografie ritraggono alcuni momenti di tramonto nei pressi del lago Dukan in una località non definita… si il nostro autista ci ha portato a far una “gita fuori porta” senza sapere neppure lui dove stesse andando.
Altre ritraggono l’alba nel polo produttivo alle porte di Kirkuk e le restanti sono tramonti scattati durante il ritorno verso Erbil dopo una giornata di lavoro.
Questo post è stato modificato 28 Dicembre 2019 20:11