Da Sant’Ambrogio al Colle Gallo con passaggio da Cesulì
Cesulì, punto panoramico sul Lago d’Endine. Scopri l’itinerario.
A volte basta poco per scoprire nuovi posti, poco battuti e soprattutto a pochi chilometri dalla città di Bergamo. Penso di conoscere abbastanza bene i Sentieri del Misma quindi ho deciso di allargare le mie conoscenze di questo territorio spostandomi verso Est andando a percorrere antichi sentieri che permettono d’aver un panorama unico sulla bassa Val Cavallina e il lago d’Endine.
Andiamo a scoprire questo itinerario ad anello che parte sempre dalla località Sant’Ambrogio ma invece di andare in direzione Monte Misma proviamo ad esplorare altri sentieri, seguitemi!
Da Sant’Ambrogio verso località Prati alti.
Se seguendo il mio blog avete imparato a conoscere la località Sant’Ambrogio allora non vi sarà difficile arrivarci (forse più complicato trovare parcheggio) e mettervi in cammino su queste bellissime colline dove l’uomo mantiene viva attività vinicole con vitigni e aziende agricole a dimensione d’uomo.
Se da sempre attribuite questa località come punto di partenza per la vetta del Monte Misma da oggi potrete scoprire che ad Est una dorsale ricoperta da faggi e bosco di latifoglie regala scorci unici e una vista sulla pianura padana.
Giunti al piccolo “incrocio” di Sant’Ambrogio potrete fin da subito trovare le indicazioni per i sentieri che conduco al Colle Gallo lungo il Sentiero Caslini. Seguite quindi la strada che lentamente sale e che vi porterà con una curva verso destra sul colle fuori dalla frazione, giù qui voltandovi potrete vedere Sant’Ambrogio sotto un’altra veste.
Lasciato l’asfalto si entra a contatto con la natura.
Poco più di un chilometro di asfalto in leggera salita è quello che serve per scaldare le gambe per iniziare poi a guadagnare gradualmente quota fino a giungere in località Pozza a 630 mslm circa. Si segue quindi il sentiero in direzione Prati Alti dove senza difficoltà e dislivello si raggiunge il primo punto panoramico che apre la vista sulla Val Cavallina.
“Località Prati Alti”
Da questo “avamposto” si può ben disegnare e immaginare il tragitto che ci aspetta. Di fronte ci troviamo appunto la costa del Monte Pranza che nasconde alle sue spalle un secondo punto panoramico che ci permetterà di godere di una vista sul Lago d’Endine.
Da Prati Alti si svolta quindi a sinistra e per mezzo di una strada in leggera pendenza di arriva in un crocevia a 770 mslm circa (ci passeremo di nuovo al ritorno) dove le indicazioni ci permettono di tornare ad ovest verso il Monte Misma, continuare ad Est verso il Cesulì.
Seguendo il sentiero del Partigiano Caslini
Ora il sentiero inizia a farci sudare un po’, con tratti ripidi e brevi si guadagna quota fino a giungere a 950 mslm alla deviazione per il Colle Gallo manteniamo la destra per continuare sul sentiero CAI 622 che conduce alla croce del monte Pranza (1095 mslm). Qui tra radici, affioramenti di rocce calcaree si discende per poi attraversare un ampio pascolo e seguendo il sentiero in pochi minuti si giunge al Cesulì.
“Vista sui colli di San Fermo poco prima di arrivare al Cesulì”
Cesulì e la sua vista sulla Media Val Cavallina
Un punto panoramico unico, tanto che potrete trovare panche per godervi il panorami in quello che risulta essere o “spigolo” della costa appena percorsa. Un punto di incontro che a nord apre la vista verso la dorsale che protegge e separa il lago d’Endine dalla Val Seriana e dalle Cinque Terre della Valgandino.
Quale posto migliore per una pausa? Godetevi un po’ di relax perchè a questo punto sarete solo a poco più di un terzo dell’itinerario.
“Lago d’Endine visto da Cesulì”
Direzione Colle Gallo e Madonna dei Ciclisti.
Si torna a camminare all’interno del bosco che nel periodo da Aprile e Maggio risulterà essere un tappeto di Aglio Orsino, in leggera discesa si segue quindi quello che risulta essere un semplice sentiero fino a raggiungere la strada asfaltata che in meno di un chilometro ci porterà nei pressi della Madonna dei Ciclisti.
Ci troviamo quindi al Colle Gallo, dove un bar e toilette potranno offrire il giusto supporto in caso di bisogno. Ci si lascia alle spalle la Val Cavallina e si discende per pochi metri la strada che conduce alla Valle del Lujo per imboccare sulla sinistra un sentiero che rientra nel bosco.
Se ti piace l’avventura scendi in località Fontanì altrimenti segui il sentiero.
Abbiamo quindi ripreso il sentiero e ora ci troviamo a nord del Monte Pranza, i sentieri in alcuni casi sono poco battuti e puliti e io curioso come sono non mi son fatto perdere l’occasione di andare a scoprire qualcosa di nuovo.
Attenzione se vuoi un’escursione tranquilla a questo punto non dovrai seguire la traccia che puoi scaricare qui sotto, ma dovrai continuare su una salita cementata che poi ti butterà in un sentiero sulla destra (sentiero 609) che ti condurrà mantenendo la quota fino al crocevia di cui parlavo sopra.
Se invece vuoi decidere di seguire la traccia tieni gli occhi aperti, il sentiero è poco visibile coperto da foglie e da alberi caduti, si perde quota per portarci in una piccola forra dove un torrente rende la zona umida e dimenticata da tutti… Nessuna paura in poco tempo troverete tracce di vita passando da un casello di caccia fino ad intersecare il Sentiero Del Castagno a quota 720 metri circa.
Ora si risale per strada cementata e asfaltata.
Seguite in totale tranquillità il sentiero del Castagno, superate la zona pic nic e con pochi tornanti perderete quota per poi intersecare la strada secondaria che conduce al crocevia di cui sopra. Poco più di un chilometro a nord del monte Pranza, vi basterà alzare lo sguardo per riconoscere la zona che avete passato qualche ora prima e in pochi minuti raggiungerete il crocevia.
Qui si mantiene la destra puntando in direzione del Monte Misma.
Verso la chiesa degli Alpini del Monte Misma.
Se siete frequentatori del Monte Misma allora questo luogo non vi sarà di certo nuovo. Quello che potrebbe essere nuovo è il sentiero che vi conduce. Dal Crocevia che avete da poco abbandonato la strada sale ripida su terreno cementato per qualche centinaio di metri.
Ci si porta quindi in quota e seguendo la larga strada che si è fatta sterrata si raggiunge l’ultima baita della zona. Qui il sentiero torna a farsi stretto e in pochi minuti vi condurrà alla chiesetta degli Alpini del Misma un luogo ideale per riposarsi, rifornirsi d’acqua e ammirare il panorama che punta a sud sulla Pianura Padana.
Per chi volesse azzardare un’attacco alla vetta in 50 minuti e con buon passo si può raggiungere la croce (qui l’itinerario completo) oppure si può rientrare soddisfatti a Sant’Ambrogio dopo aver percorso già oltre 15 km di escursione
Si scende quindi seguendo il sentiero CAI 607 che in meno di tre chilometri ci riporta all’abitato di Sant’Ambrogio permettendoci di concludere un bellissimo anello con panorami in tutte le direzioni.
Visto il fatto che non si raggiungono le alte quote è preferibile effettuare questa escursione in primavera e autunno per evitare che il caldo dell’estate e l’umidità del bosco possano farvi sentire fatica aggiuntiva in quello che tutto sommato risulta essere un itinerario con oltre 1100 metri di dislivello.
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Itinerario svolto in data: 8 Maggio 2021
Partenza Itinerario: Frazione Sant’Ambrogio – Cenate Sopra
Località/Valle: Val Brembana
Catena Montuosa: Prealpi Orobiche
Quota di partenza: 395 mslm
Dislivello: 1105 metri circa
Sviluppo: 19 Km circa
Punti d’appoggio: Presso Santuario Madonna dei Ciclisti Colle Gallo
Acqua sul sentiero: assente