Passo di Corna Piana in Splitboard, alla scoperta del Mandrone dell’Arera.
Scopri un ambiente isolato e selvaggio ai piedi del Pizzo Arera.
Si torna ancora in Valcanale, chi voi avrà letto delle mie escursioni avrà notato quanta bellezza e quanti itinerari offre questo angolo di Val Seriana incastrato tra il massiccio del Pizzo Arera e lo spartiacque con la Valbrembana.
L’escursione di oggi ricalca completamente il lungo avvicinamento che conduce al canale Nord del Pizzo Arera, se lo scorso anno fossi partito con la luce del primo sole e avessi visto quanto distava l’attacco avrei ripiegato sul primo bar del paese…
Con Fabio Trivieri tutto diventa più divertente.
Dopo oltre 8 mesi di corso Accompagnatore di Media Montagna ho l’occasione di rivedere Fabio e di far con lui una bella sgambettata con sci ai piedi.
Un giro di messaggi per organizzarci e ci troviamo quindi ad orario inusuale (erano forse passate le 9… vergogna) a mettere le pelli e ad iniziare la nostra avventura verso il Passo di Corna Piana. La partenza ha sempre luogo da parcheggio situato sopra l’abitato di Valcanale che anche in inverno pare essere sempre bello popolato di auto.
Neve dai primi metri risalendo ai vecchi impianti.
Le condizioni di questo inverno sono ottimali, la neve abbondante permette di pellare scesi dall’auto senza fare neppure un metro di sci in spalla e andatura goffa per via degli scarponi. Giusto il tempo di mettersi sul tratto di strada perfettamente innevato e si ci si inizia a scaldare.
L’itinerario conduce fino al parcheggio estivo che solo pochi mattinieri hanno avuto modo di vedere vuoto, si giunge quindi alla sbarra che blocca la vecchia strada che conduce agli impianti e si segue senza troppa difficoltà per circa un chilometro e mezzo fino a giungere a quota 1250 circa.
Vi troverete quindi in nei pressi dell’albergo abbandonato, di fronte a voi la cima di Valmora. Si seguono le tracce fino a giungere ad un piccolo ponticello dove per mezzo di un paio di tornanti stretti e perennemente ghiacciati si arriva al tratto fina di una pista abbandonata.
Si risale quindi senza troppa fatica il grande pascolo innevato, ci si addentra in un bosco e si oltrepassa la baita di Vaghetto Bassa e si percorre quello che in estate è il sentiero 266.
Verso la Baita di Piazza Alta
Superata la Baita Vaghetto Bassa ci si troverà nei pressi di un secondo impianto abbandonato, si risale a bordo pista per poi deviare verso sinistra dove una ripida salita vi porterà all’interno di una valle secondaria che conduce senza troppo impegno alla Baita di Piazza Alta.
Qui si potrà discendere verso sinistra per poi risalire dal fondo valle oppure tenersi sulla dorsale che permette di guadagnare quota per mezzo di strette inversioni.
La vista del Pizzo Arera e del Passo di Corna Piana.
Con un po’ di fatica si esce dalla dorsale e vi troverete dall’alto a dominare il fondo valle. L’itinerario per arrivare al Passo di Corna Piana è ancora lungo ma il panorama circostante vi aiuterà a distogliere gli occhi dal punto di arrivo.
La pendenza si mantiene sempre costante, la neve fresca regala gioie e dolori. Si entra nel cono d’ombra del Pizzo Arera mentre il passo resta invece illuminato dal sole, ci si avvicina quindi sempre più al muro finale che per mezzo di un traverso verso sinistra conduce al punto di arrivo a quota 2140 mslm.
“Vista da Passo di Corna Piana verso Ovest”
La discesa offre varianti rispetto all’itinerario di salita.
Giunti al Passo di Corna Piana le alternative di discesa sono differenti. I più preparati possono risalire fino alla vetta di Corna Piana oppure portarsi ai piedi del canale Nord dell’Arera e sciare quindi fino nuovamente al passo per poi lanciarsi nel grande vallone percorso poco prima.
“Nei pressi del secondo impianto abbandonato”
Superato il tratto in falso piano tenendosi alti sulla destra si torna su di una terrazza naturale. Qui se le condizioni della neve lo permettono potete discendere fino nei pressi della baita Piazza Alta o tenendovi sulla destra seguire la valle fino a quando si farà sempre più stretta per intersecare il sentiero 266 nei pressi della Baita Valghetto Bassa.
Qui si segue quindi l’itinerario di salita per tornare nuovamente all’albergo abbandonato e discendere fino al parcheggio di ValCanale.
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Itinerario svolto in data: 10 Gennaio 2021
Partenza Itinerario: Valcanale
Località/Valle: Valseriana
Catena Montuosa: Orobie Bergamasche
Cartina: Kompass 104 Orobie Bergamasche
Quota di partenza: 1100 mslm circa
Lunghezza Itinerario: 12 km circa
Dislivello: 1060 metri circa
Punti d’appoggio: nessuno