Alla scoperta del percorso Marathon Trail Orobie – MTO Orobie 2019
MTO Orobie 2019 è il nuovo format che Spia Games ha voluto introdurre tra le novità del 2019 che riguardano il tanto atteso weekend di corsa in montagna che da anni coinvolge la Val Seriana e Città Alta, sto parlando di Orobie Ultra Trail!
Già dalla conclusione dell’edizione 2018 di Orobie Ultra Trail (OUT) voci di corridoio parlavano che l’edizione 2019 avrebbe portato alcune novità a riguardo di questa attesa gara che dal 2016 mobilità centinaia e centinaia di persone.
Le novità non son tardate ad arrivare, infatti a inizio Gennaio, gli organizzatori di OUT per voce della pagina Facebook dell’evento hanno comunicato fin da subito le grandissime novità che ovviamente hanno riscosso da una parte cori positivi e dall’altra malumori generalizzati dal fatto che forse troppo spesso pensiamo a correre e mai sappiamo valutare cosa e come si muove una macchina organizzativa di un evento outdoor.
” Sul percorso della MTO 2019 scendendo verso Zogno”
Evento che per sua natura già non può preventivare decine e decine di situazioni imprevedibili fino a pochi giorni della gara (vedi il meteo), tenere sotto controllo i costi logistici di gare che si sviluppano per chilometri e chilometri in ambienti di alta montagna e tenere a bada amministrazioni locali e sponsor che per giuste ragioni vogliono che tutto sia impeccabile.
Tre sono le novità salienti di questo 2019, vorrei partire dalla prima che mio avviso è quella che ha fatto storcere il naso a tutti i Finisher delle passate edizioni.
Bergamo è famosa nel mondo per la sua magnifica cornice chiamata Città Alta, il suggestivo arrivo in Piazza Vecchia nel cuore del centro storico della città è quella location che regala adrenalina ed emozioni uniche dopo una gara di 70 o 140 chilometri. Quando arrivi in quel contesto la distanza non ha più importanza e assume un valore ancora più forte se sei bergamasco e ami la tua città.
Vissuta la mia esperienza personale nel 2018 arrivando appunto sul palco di Piazza Vecchia con un pubblico unico ad attendere i partecipanti l’emozione rivive velocemente nel mentre in cui sto scrivendo… Per il 2019 le gare in programma arriveranno sempre in Città Alta ma in una nuova location che pare non essere ancora definita (Parco della Fara?).
Sicuro che Spia Games saprà rendere magica la location prescelta son tanto convinto che non potrà uguagliare le passate edizioni soprattutto per quei trailrunners bergamaschi che han già vissuto quell’emozione in passato.
La seconda grande novità è che la gara regina delle Orobie a partire dal 2019 verrà organizzata ogni due anni. Sì, avete capito bene la Orobie Ultra Trail che si snoda da Clusone per arrivare fino in Città Alta percorrendo 140 km di sentieri, mulattiere, valicando passi e cime si disputerà nel 2020.
Anche per questa notizia le reazioni negative non son mancate… ma come biasimare chi, ancora per l’ennesima volta si trova con numeri, cifre e costi da gestire per dar vita ad un viaggio unico che per il primo tratto (70 km circa) viene percorso da “soli” 300 iscritti la quale quota di partecipazione non permette coprire minimamente i suoi costi di gestione?
Eccomi alla terza novità, il nuovo percorso che si svilupperà sulla distanza di circa 42 km con 2300 metri di dislivello, sto parlando della Marathon Trail Orobie identificata come MTO. Grazie a questa nuova distanza molto probabilmente molti appassionati di corsa avranno il pretesto per cimentarsi in questa prima edizione che in ogni caso non sarà da sottovalutare, prova il mio totale flop durante l’allenamento di ieri.
Come da programma o meglio da traccia GPS partenza alle 6,45 in compagnia di Marco e Daniele per dar vita a questa prova percorso.
Punto di partenza nei pressi del centro sportivo di San Pellegrino Terme che a fine Luglio ospiterà i 500 iscritti (questo il limite massimo dichiarato dagli organizzatori) che prenderanno parte a MTO, il tempo di scaldarci e via si parte.
Giusto un chilometro e mezzo di giro di lancio con attraversamento del centro cittadino e poi subito in direzione del Monte Zucco, poco meno di quattro chilometri di sentiero che ci portano a quota 1120 mslm circa dove la vista si apre sulla Valle Brembana e per i conoscitori della zona permette di inquadrare e immaginare grand parte del percorso MTO.
” Nei pressi del Monte Zucco”
Infatti da qui si può scorgere e notare la dorsale che dal Canto Alto si sviluppa seguendo il profilo della Filaressa, del Monte Costone per poi chiudere l’anfiteatro di monti che ha inizio nei pressi di Miragolo.
Il tempo di qualche foto e subito si inizia a scendere per circa 5 chilometri verso l’abitato di Zogno, passando per il Rifugio Zucco seguendo il sentiero CAI 505 si arriva nel centro paese a quota 305 mslm. Giusto il tempo di attraversare nuovamente il fiume Brembo e percorre poco meno di un chilometro su asfalto e la strada inizia nuovamente a salire.
” Verso Zogno, immaginando il percorso che ci attende.”
Altri 600 metri di dislivello che ci conducono all’abitato di Miragolo San Marco, una mulattiera di circa 4 chilometri con un panorama aperto sulla bassa Val Brembana mentre alla nostra destra sempre ad osservarci il Canto Alto con la sua immensa croce.
Arrivati a Miragolo si abbandona il sentiero per attraversare la strada e dirigerci in località Sculler, si aggira il monte Castello fino a raggiungere la chiesa del SS Salvatore (quota 995 mslm circa). Qui il percorso continua per un breve tratto in discesa su asfalto per poi deviare nuovamente a destra dove un sentiero ci conduce nei pressi di un roccolo per poi continuare all’interno di un bosco con un tratto in discesa fino alla Trattoria Passata.
Qui un chilometro in discesa su asfalto ci condurrà nei pressi del Santuario di Perello dove rientreriamo in un sentiero che da 900 mslm di condurrà prima sulle tracce della Orobie Ultra Trail per proseguire fino in vetta al Monte Costone.
Chi conosce questi sentieri sa perfettamente che ormai l’arrivo a Bergamo è sempre più vicino seppure manchino ancora circa 20 chilometri al traguardo.
“Uno sguardo indietro verso Salmezza e Selvino”
Le vere difficoltà ormai sono alle spalle e il pensiero è rivolto a Città Alta. Prima però si scende verso la Filaressa per poi raggiungere il bivio che ci permetterà di aggirare il Monte del Cavallo mantenendoci a nord dello stesso per sbucare nei pressi del Canto Basso (879 mslm).
Percorriamo il sentiero CAI 533 in leggera discesa fino a lasciarci alle spalle l’abitato di Olera, giunti in località Cà del Lac imbocchiamo su asfalto via Castello che con una pendenza quasi fastidiosa ci conduce in località Castello della Moretta dove una svolta a sinistra ci riconduce su sentiero largo e scorrevole che ci permette di arrivare nei pressi della Maresana.
Qui la mia avventura cambia direzione, accuso il caldo inaspettato e la preparazione non in linea con le mie aspettative e decido di salutare i miei compagni Marco e Daniele (grazie per aver provato a spronarmi) che invece portano a termine il percorso della MTO, discendono quindi il primo tratto del sentiero che conduce a Monterosso e deviano a destra per scendere nei pressi dell’abitato di Pontesecco all’ingresso di Bergamo.
“Verso il Canto Basso prima di intravedere la città di Bergamo”
Qui, si prosegue correndo all’interno del Parco dei Colli fino giungere in Città Alta, molti probabilmente conoscono questo tratto in quanto tutte le gare organizzate in occasione delle Orobie Ultra Trail ricalcano gli ultimi chilometri finali.
Una volta ritrovati all’auto Marco e Daniele mi confermano che il percorso è qualche chilometro più lungo di quanto dichiarato ma non avendo con noi la traccia ufficiale può essere che in alcune occasioni abbiamo allungato la traccia. Poco importa.
Per chi volesse vedere la traccia del mio GPS la può trovare qui (ricordo che manca il tratto che conduce in Città Alta) e se siete intenzionati a prendere parte alla Marathon Trail Orobie “correte” ad iscrivervi sul sito ufficiale.
Vorrei far presente che il percorso, seppur per lunghi tratti si svolge in ambiente di bassa montagna/collina offre paesaggi e passaggi suggestivi ma avendo corso il Grand Trail Orobie lo scorso anno posso assicurarvi che forse vale la pena allenarsi e azzardare ad essere un Finisher della gara più lunga del 2019.
Ad ogni modo mi auguro che la tanto chiacchierata MTO possa solo che avvicinare, con consapevolezza e umiltà, nuovi appassionati di corsa in montagna, che sappiano apprezzare il percorso e i paesaggi che le valli bergamasche hanno da offrire.
Io per il momento è meglio che continuo ad allenarmi altrimenti alla prossima gara non mi porterò a casa la maglia da Finisher, dopotutto si corre per quello no?
Ps. Non siate timidi e fatemi sapere cosa ne pensate di queste novità la sezione commenti è aperta a tutti!
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